L’approccio alla complessità dell’essere umano nel campo della Terapia Fisica può rappresentare un ostacolo che spesso preferiamo superare aderendo a schematizzazioni, linee guida o protocolli.
I termini semplice, complicato e complesso sono i gradi con cui dobbiamo confrontarci ogni volta che ci approcciamo sia allo studio che alla pratica della nostra professione, il concetto di feedforward in un sistema complesso ci spiega come vari campi di influenza si possano intersecare tra loro creando “campi di disturbo”, che a volte restano tali perché gli approcci schematici aderenti ad una visione lineare non prendono in considerazione le molte variabili di intervento.
In questo incontro vogliamo proporre un primo avvicinamento ad un sistema di valutazione e trattamento che, prendendo in considerazione la complessità del sistema testato, permetta una migliore valutazione del disequilibrio del sistema che trova la sua punta dell’iceberg nel sintomo prevalente.
I nuovi studi nel campo delle Neuroscienze, le esperienze “empiriche” della Kinesiologia, la visione della Medicina di Bioregolazione, insieme aprono nuovi scenari di valutazione ed intervento che possono essere tradotti ed applicati anche nel campo delle Tecniche Manuali.
Per affrontare la lezione sui campi di disturbo occorre ampliare la nostra visione su quanto conosciamo riguardo al concetto di salute, sul mantenimento dell’omeostasi o del suo ripristino e sui complessi equilibri che ne regolano la funzionalità. Per questo dovremo parlare di retroazione positiva o negativa ( il processo per cui l’effetto risultante dall’azione di un sistema si riflette sul sistema stesso per variarne o correggerne opportunamente il funzionamento ) e proseguire per comprendere meglio il concetto di “controllo in base alle previsioni” che consiste nell’ “anticipazione” alla modifica di uno stimolo di risposta. I due sistemi integrati in una visione cibernetica permettono un controllo in tempo reale con la contemporanea, a volte necessaria, attivazione di una serie di risposte reafferenti.
L’incontro della moderna analisi tecnologica con le antiche conoscenze sul concetto di Energia Vitale, che in Cina chiamarono Chi o Qi, in India Prana, i nativi americani Wakan, nell’antica Persia Ga-Llama, o come in epoca molto recente Reich ha chiamato “energia Orgonica”, permette di giungere a decifrare questa complessa forma di energia con un linguaggio a noi più accessibile. Un esempio di tutto questo lo troviamo nella variazione della conducibilità elettrica, tra istangio e sostanza fondamentale, legata alle variazioni di flusso dei fluidi ematici. Questi fenomeni sono già stati studiati nei primi corsi di “Terapia Decongestiva Complessa”, proposti nel nostro percorso TFI ai Professionisti di Terapia Manuale. Tali variazioni sono determinate dall’azione meccanica che la nostra condizione, emotiva e psicologica, possiede sugli sfinteri capillari incaricati di mantenere l’equilibrio di flusso tra shunt e capillare nel contesto dell’istangio.
Un approccio rivolto a tutti i Professionisti che si occupano della salute e del benessere mio-osteo-articolare a 360°.
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