La recente emergenza sanitaria ha portato alla ribalta varie correnti di pensiero tra cui una maggiore attenzione all’integrazione, su questa linea il successo del Glutatione si sta diffondendo velocemente. Ultimamente mi è stato chiesto più volte cosa pensassi in merito all’utilizzo specifico di questi integratori. Ho chiesto a mia moglie di scrivere una breve sintesi che potesse dare una visione quanto più corretta possibile riguardo a questa specifica forma di integrazione. Dal mio punto di vista ritengo che dobbiamo lavorare molto per far crescere una maggiore consapevolezza sull’equilibrio come forma basilare del nostro benessere.
La cultura post industriale a cui si è integrata quella efficientista del ‘900 poggiano le loro basi sul meccanicismo cartesiano. Probabilmente in una millenaria cultura che divide ed esalta l’anima e lo spirito relegando il corpo alla parte più volgare dell’uomo la risposta cartesiana era l’unica possibile, una risposta che ha esacerbato la frammentazione tra psiche, anima e corpo.
Oggi i popoli più industrializzati possono vivere in ambienti igienicamente più sani, anche se si stanno sempre più inquinando; una parte delle scoperte medico-scientifiche hanno permesso un miglioramento delle condizioni di vita, l’altra parte permette un miglioramento dell’economia di chi vende la cura. La seconda metà del ‘900 ci ha abituato a delegare la nostra salute alle istituzioni, alla medicina, alla scienza, e ci ha portato a pensare che le convinzioni dei nostri nonni fossero ormai così obsolete e scientificamente infondate da essere quasi denigrate. L’esperienza professionale che mia moglie ed io condividiamo da tanti anni ci porta ad affermare che non esiste nulla di miracoloso, ma è invece necessario che ogni persona sappia prendersi cura di sé attraverso il rispetto di tutti quegli equilibri che rendono la vita meravigliosa. Fatta questa necessaria premessa, passo la parola a Fabiola sull’argomento specifico.
Il glutatione è la più potente molecola antiossidante presente nel nostro organismo. Si tratta di un tripeptide, è cioè costituito da tre aminoacidi, acido glutammico, cisteina e glicina, ed è proprio questa composizione che permette al glutatione la sua spiccatissima capacità di ossidarsi e ridursi a piacimento. Analizzando cosa avviene dal punto di vista biochimico, il Glutatione ridotto cede facilmente il suo idrogeno H+, che funziona da accettore di un elettrone e- proveniente da molecole di vario tipo classificate come “radicali liberi”, cioè molecole reattive dell’ossigeno, così la molecola pericolosa viene tamponata e non può fare più danno.
Facciamo un esempio pratico: in presenza di perossido di idrogeno, altrimenti conosciuto come acqua ossigenata H2O2, molecola molto dannosa perché altamente reattiva, il Glutatione ridotto cede il suo idrogeno al perossido, diventando glutatione ossidato, ma nel frattempo il perossido è diventato innocua molecola di acqua.
Il glutatione ossidato poi ritorna nella forma ridotta per mezzo di un enzima NADPH dipendente, la Glutatione Reduttasi.
Il rapporto ottimale nell’organismo tra G ridotto e G ossidato è 9:1, se diminuisce comincia lo stress ossidativo.
L’azione del glutatione viene adiuvata dal Selenio, dalla Vit B2 (riboflavina) e dalla Vit PP ( niacina).
Il Glutatione è presente in tutte le cellule dell’organismo a livello citoplasmatico, ma è particolarmente abbondante nel fegato, dove è fortemente impegnato nei processi molto complessi di detossificazione di sostanze nocive alle quali si lega, subendo poi ulteriori trasformazioni ed in parte viene eliminato tramite la bile. Questo suo impegno nella detossificazione epatica ne depaupera la sua concentrazione tessutale, predisponendo a danni epatici anche gravi. E’ per questo, ad esempio, che nella intossicazione da Paracetamolo (es. la Tachipirina è un farmaco a base di paracetamolo) viene somministrato Glutatione endovena come antidoto prezioso.
Il Glutatione , oltre al potere antiossidante, possiede anche una potente azione chelante sui metalli pesanti, è in grado di inibire la produzione della maggior parte delle citochine infiammatorie, tra l’altro inibisce il NF-K, un fattore di trascrizione che aumenta la trascrizione di geni infiammatori.
Tutte queste sue preziose proprietà lo rendono importantissimo per il mantenimento dell’integrità delle cellule e dei tessuti, infatti è stata riscontrata costantemente sua carenza in tutte le patologie croniche, e la sua carenza porta ad aumento dello stress ossidativo, a riduzione della capacità di detossificazione del fegato e di tutte le cellule, accumulo di tossine e metalli pesanti, aumento delle mutazioni per incapacità di riparazione del DNA.
Il Glutatione si riduce in molte circostanze nell’organismo, ad esempio dopo esposizione a sostanze tossiche, sia presenti nel cibo che nell’aria o nell’acqua, metalli pesanti, fumo di sigaretta, alcool, stress, cibi acidificanti in eccesso, assunzione di farmaci come paracetamolo e cortisonici.
Detto questo, è chiaro il ruolo fondamentale che il Glutatione ha nel mantenimento della salute delle cellule, quindi non meraviglia la corsa alla sua assunzione come integratore, ma qui sorge un problema: numerosissimi studi hanno dimostrato che l’assunzione orale di Glutatione, a causa della sua idrolisi da parte dell’enzima Gamma glutamil trasferasi intestinale ed epatica, anche a dosi di tre grammi al giorno, non aumenta significativamente i suoi livelli nell’organismo.
La somministrazione per via endovenosa deve essere riservata a rari casi specifici, vista la possibilità di effetti avversi anche molto importanti, come gravi reazioni allergiche.
Il dosaggio consigliato va dai 50 ai 600 mg giornalieri, secondo le necessità.
Le formulazioni più biodisponibili sono queste:
Glutatione forte di Salugea ottenuto da biofermentazione, contiene anche quercetina.
Glutathione-advanced cellular glutathione extraforte, 6 spruzzi 2 volte al giorno in bocca e poi inghiottire, aspettare 2 minuti prima di mangiare.
Glutatione ridotto Setria, compresse sublinguali, è una matrice brevettata dalla multinazionale Kyowa, sembra che l’assunzione di 1000 mg al giorno faccia aumentare la presenza ematica di glutatione del 30%.
Ci sono poi le forme liposomiali, che includono il principio attivo all’interno di membrane dette liposomi, piccole bolle formate da fosfolipidi a doppio strato che proteggono dai succhi gastrici, assicurando una biodisponibilità vicina al 100%.
Ringrazio Fabiola per il suo aiuto nella risposta alle domande che mi sono state poste sia da amici che da pazienti e colleghi. Gli esperti di comunicazione dicono che chi legge o ascolta è portato a ricordare l’ultima parte di quanto ha letto o ascoltato e non vorrei, in questo caso, che della risposta di Fabiola si ricordassero le indicazioni riguardo ai prodotti dimenticando invece quanto sia difficile il ripristino dei livelli ottimali di Glutatione. Se è pur vero che si trovano articoli scritti da rivenditori di integratori che assicurano un’ottimo ripristino con i loro prodotti, resta il fatto che le attuali conoscenze dicono l’esatto opposto. Questo non vuol assolutamente dire che io sconsigli l’integrazione, anzi sono convinto che la vita che conduciamo ci obbliga ad una attenta integrazione, magari è bene scegliere i prodotti migliori. In un contesto di prevenzione primaria e di stile di vita sano l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale ed è quindi importante indicare quali alimenti possano aiutarci essendo ricchi di elementi utili al ripristino del Glutatione. Tra le verdure troviamo gli asparagi che sono tra i più ricchi e comunque la maggior parte delle verdure crude sono utili.
La zucca, i broccoli, le patate e anche i pomodori sono prodotti che possono aiutare. Nella frutta, l’anguria è molto ricca di glutatione, ma anche le fragole, il pompelmo, le arance, le pesche e l’avocado. Tra la frutta secca le noci sono molto consigliate. Troviamo poi una buona risorsa nel pesce azzurro, nel pollame ruspante, nella carne proveniente da allevamenti estensivi.
Torno quindi alle mie parole iniziali facendo riferimento ad una utile prevenzione primaria con un corretto stile di vita corretto che ci porti a fare scelte oculate, su cosa e come mangiare, su quale attività motoria scegliere, sui rapporti da tenere, sul nostro modo di rapportarci con la vita.
Vai all’articolo la “pillola miracolosa“
Fabrizio e Fabiola